Giostra,  Scuderia

Un ricordo del cavallo più forte della Giostra della Quintana: Bolero IV

A 10 anni dalla morte di Bolero IV.

Quest’anno ricorre il decennale dalla morte dello splendido Bolero IV, cavallo di Giostra.

Era soprannominato “la Ferrari a quattro zampe” e per tutti noi, entrati a Rione nei primi anni ’90, era un autentico mito: nel 1992 infatti disputava la sua ultima gara, e già era chiaro che sarebbe entrato nella leggenda. Bolero IV è morto, a trentuno anni, una fredda mattina di gennaio del 2009 nella struttura di Torre Acquatino. In quello stesso anno Daniele Scarponi, in sella ad un’altra campionessa indiscussa del Rione Croce Bianca, Scala Minore, ci regalava l’agognata Vittoria della Rivincita, dopo averla rincorsa per ben tredici anni.  Un passaggio di testimone che mai potremo scordare e che ha segnato un traguardo decisivo per la storia del nostro Rione: il momento esatto in cui il successo e la grandiosità del Croce Bianca hanno ricominciato a risplendere.

Il nome Bolero IV si lega a tante vittorie e record di pista: è stato il primo ad abbattere il muro dei 58 secondi nell’edizione della Sfida nel 1986, anno in cui ha vinto i suoi due primi palii (Rivincita inclusa) in una fantastica doppietta con il cavaliere Mauro Mazzocchi. Un altro palio è arrivato nel 1989 grazie al binomio con Paolo Margasini e poi ancora una “doppietta” nel 1991 con Simone Bocci. In tutto Bolero IV ha regalato cinque Vittorie al Rione Croce Bianca, successi resi più emozionanti grazie alle cavalcate da record che in quegli anni non si erano mai viste.

Altri cavalieri che hanno avuto la fortuna di cavalcarlo,  sono stati Sergio Villa, che lo ha condotto al debutto, e Andrea Petterini, con il quale si sono registrati i primi tempi stratosferici.

Da sempre nel cuore dei rionali il suo nome riecheggia nei racconti di gloria dei crocebianchini che quegli anni li hanno vissuti e non è stato mai dimenticato anche se lontano dalle gare. Nel 1996 in occasione dei festeggiamenti per la Vittoria del nostro Rione, Bolero partecipò alla cena rionale insieme a Great Gallery, alloggiando in tavernetta, dove era stato improntato un vero e proprio box per i due campioni. E ancora, nel 2006 in occasione della Cena Grande, era stato condotto nella corte di palazzo Trinci in un vero e proprio tripudio di pubblico. Chi c’era quella sera ricorderà tutta la corte riecheggiare al canto di: “bo bo bo bo Bolero bo”!

Arrivato nelle Scuderie rionale nel 1981 dalla Sardegna, lo splendido anglo-arabo-sardo rimarrà per sempre nel cuore dei crocebianchini e di tutti i quintanari della Città per essere stato il campione simbolo della Giostra della Quintana di Foligno.

di Roberta Bizzaglia.

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