La “Taverna del Fedele”

Il cuore nevralgico e decisionale delle attività rionali è appunto la Taverna del Fedele, che attualmente è alloggiata in uno dei più belli dei palazzi gentilizi di Foligno, in Via Butaroni.


Al suo interno durante l’anno fervono i preparativi che culminano rispettivamente durante i quindici giorni a Giugno e a Settembre in occasione dell’apertura al pubblico per il periodo quintanaro,  nel quale vengono servite ricette seicentesche, opportunamente adeguate per rispondere ai gusti moderni, nonché preparate normalmente utilizzando i prodotti tipici dell’Umbria.

 

Bisogna sottolineare il fatto che tutte le attività rionali che ruotano attorno al movimento “Quintana” si basano sul volontariato dei popolani, e di conseguenza la taverna è il luogo deputato ad organizzare, talvolta scientificamente,  tutta quella serie di manifestazioni collaterali, come cene, feste (anche in costume) balli, canti e giochi, predisposte sia dall’Ente Giostra Quintana sia dal Rione per cementare lo spirito di gruppo dei rionali.

La Taverna del Fedele, tra il pianterreno, anticamente adibito a cantina e ghiacciaia per la conservazione delle carni del Palazzo (ora di proprietà dell’Opera Pia Bartocci) con il suo pozzo e gli angusti spazi rinnovati negli anni 70’ del secolo scorso, ed i piani nobili, finemente riscoperti trent’anni fa nel loro pregevole e talvolta sfarzoso canone pittorico con i soffitti affrescati e i travi lignei a sorreggerne il peso, rappresenta il quartier generale del Rione Croce Bianca.


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Il locale si adorna dei suoi tavoli pronti a fornire vivande ai forestieri, dei propri abiti di barocco gusto sartoriale, delle sue genti ospitali e dei preziosi “Palii”, unica testimonianza tangibile in ambito quintanaro delle gesta della “Societas” più vincente e misteriosa di tutta la storia della Quintana di Foligno.

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