Come si costruisce una vittoria.
Per onorare l’inizio del mio quarto mandato da Priore del Rione Croce Bianca ho un solo grande desiderio: vincere!
La vittoria per me non è solo un sogno o un’utopia, ma un desiderio legittimo che si basa su possibilità concrete. Quando si scende in Campo la fortuna aiuta solo in parte, ciò che contano davvero sono l’impegno e la costanza.
Una vittoria si costruisce giorno per giorno lontano dai riflettori. Il lavoro del Consiglio non conosce pause, le riunioni si susseguono mensilmente per organizzare passo dopo passo la manifestazione.
Nei mesi invernali, per esempio, quando i più non pensano alla Quintana che verrà, in scuderia già si lavora a pieno regime e lo stesso avviene negli altri settori: in sala costumi ogni abito viene curato nei dettagli, ogni perla cucita con cura e ogni merletto stirato a modo, in taverna le cucine e le sale vengono tirate a lucido per la prossima apertura.
Insomma un lavoro nascosto di cui si parla poco, ma che è il vero segreto per ottenere i risultati grandiosi che ci contraddistinguono, per soddisfare la voglia di vittoria che non ci abbandona mai.
Ogni nuovo inizio ha bisogno di una squadra speciale e determinata a costruire una Quintana migliore di quella di ieri e il nuovo direttivo del Fedele ha le carte in regola per affrontare il prossimo mandato con entusiasmo e passione senza dimenticare mai di perseguire in ogni aspetto la perfezione, infatti, anche se, negli anni, abbiamo vinto tanto in ogni settore, non abbiamo nessuna intenzione di vivere di rendita.
Dopo le elezioni dello scorso novembre si è creata la combinazione perfetta di consiglieri, in grado di apportare novità ma sempre in continuità con i buoni risultati del passato. Innovare una manifestazione che si perpetua da più di settanta anni non è certo facile, ma la ricetta consiste nel conservare quanto di speciale è stato fatto nel passato e cercare di trasportarlo nel presente e nel futuro, con lo scopo, alto, di dare un nuovo corso alla storia della Giostra della Quintana.
Per me vincere è un obiettivo irrinunciabile, come imprescindibile è la gioia di stare insieme e continuare a fare quintana con l’emozione sempre pronta a salire in gola, proprio come quando ero un tamburino, e questo nonostante le difficoltà e le responsabilità che il mio ruolo comporta.
Nei prossimi anni mi impegnerò a tenere sempre accesa quella fiamma di cooperazione ed amicizia che ci tiene uniti anche nei momenti più bui e difficili e che rende speciale ogni istante di vita rionale.
Noi crocebianchini siamo abituati a non perdere mai la speranza, possediamo quella folle perseveranza che ci fa inseguire la vittoria anche quando tutto sembra perduto, e nell’attimo stesso in cui lo scoramento fa capolino nei nostri cuori ecco che ci sovviene alla mente che siamo il Rione più forte di tutta la città!
Sono orgoglioso di poter guidare questo popolo meraviglioso per altri quattro anni!
Andrea Ponti, anno 2019